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Immagine del redattoreDott. Gaetano Ricignolo

Ipotesi diagnostica o diagnosi? Facciamo chiarezza.

Le patologie muscolo-scheletriche, articolari, tendinee, ligamentose, costituiscono una frequente causa di contatto medico, sia in ambito di medicina generale che specialistico.


Non è raro che, dopo una prima valutazione clinica venga formulata l'ipotesi diagnostica e si proceda direttamente alla terapia: terapie farmacologiche sistemiche o transdermiche (FANS, paracetamolo, CCS), infiltrazioni alla "cieca", fisioterapia, terapie fisiche (la tanto "nominata" tecar, laser-terapia, US, onde d'urto, ionoforesi), agopuntura, ecc.


Perchè ipotizzare una diagnosi quando è possibile fare la diagnosi?

Piuttosto che avvitarci in fantasiosi contorsionismi o lunghe e costose terapie, facciamo una buona ecografia!


Sapere per esempio che la "spalla dolorosa" del nostro paziente è di pertinenza chirurgica (lesione di cuffia, frattura ecc.) oppure che si tratta di una patologia non chirurgica, flogistica o da impingement o una sindrome aderenziale, fa davvero una grande differenza.

Sapere che il dolore in sede calcaneare è causato da una fasciosi, con o senza sperone inferiore, fa la differenza.

Sapere che l'articolazione ha una fase di infiammazione in fase "florida" con incrementato segnale di flusso al power-doppler, fa la differenza.


La radiografia, in traumatologia e per patologie nelle quali indiziato è l'osso, è il primo esame, e fin qui tutto bene: l'esame radiologico viene correttamente prescritto nella maggioranza dei casi, la grande assente, ancora troppo spesso, è invece la metodica più accessibile e più potente: l'ecografia muscolo-tendinea e articolare (o muscolo-scheletrica).


L'ecografia, mediante le sonde lineari ad alta frequenza, ci consente di vedere correttamente le strutture anatomiche per valutarle in fase statica e dinamica, la vascolarizzazione, i segni della patologia infiammatoria, distrattiva, le calcificazioni, le raccolte fluide, le formazioni cistiche, le tumefazioni spazio-occupanti.


L'indagine ecografica ci consente di vedere la patologia del paziente e quindi formulare la diagnosi esatta.


Di conseguenza alla diagnosi, la corretta scelta terapeutica farà accorciare i tempi di guarigione, ridurre la durata della sintomatologia dolorosa, diminuire i costi sia biologici che economici di cure inappropriate, ridurre il periodo di disabilità e di assenza dal lavoro, questo per il paziente e la sua famiglia farà davvero la differenza.

Per questo noi di Eco-Interventistica ci approcciamo al paziente con l'ecografia che permette di essere precisi nella diagnosi, piuttosto che affidarci alla sola ipotesi diagnostica, per poi procedere alla terapia mini-invasiva accorciando notevolmente i tempi di guarigione del paziente.


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