Cos'è la capsulite falangea o artrite della mano
La capsulite falangea, o artrite delle articolazioni delle dita della mano, è una condizione infiammatoria che colpisce le articolazioni delle dita, spesso legata a processi degenerativi o infiammatori cronici come l'artrite reumatoide o l'artrosi.
Nella capsulite falangea, la capsula articolare che circonda l’articolazione delle dita si infiamma, causando dolore, rigidità e gonfiore. Questa capsula è una membrana che riveste l'articolazione e contiene il liquido sinoviale, che lubrifica e facilita il movimento articolare. Quando la capsula si infiamma, il liquido sinoviale può aumentare e provocare una riduzione della mobilità, con sensazioni di tensione e dolore durante i movimenti, specialmente quando si piegano o si estendono le dita.
Dal punto di vista clinico, la capsulite può manifestarsi con dolori localizzati alle articolazioni delle dita (interfalangee prossimali o distali) e rigidità, rendendo difficili attività manuali come afferrare oggetti o svolgere compiti quotidiani. Nei casi più avanzati, il dolore può essere presente anche a riposo, e si possono formare deformità articolari.
Il trattamento della capsulite falangea varia in base alla causa sottostante e alla gravità dei sintomi. Spesso si inizia con terapie conservative come farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), fisioterapia per mantenere la mobilità e tutori per immobilizzare temporaneamente le dita. In casi più severi, possono essere utilizzate infiltrazioni locali di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione o trattamenti ecoguidati come la viscosupplementazione, che prevede l’iniezione di acido ialuronico per migliorare la lubrificazione dell'articolazione. Nei casi di deformità o gravi limitazioni funzionali, può essere necessario un intervento chirurgico correttivo.
La diagnosi si basa su esami clinici, radiografie, ecografie o risonanze magnetiche, che permettono di valutare lo stato dell’articolazione e la presenza di eventuali alterazioni strutturali.
Sintomi
Dolore articolare
Il dolore è uno dei primi segni e può variare da lieve a severo. Può essere presente durante il movimento o, nei casi più avanzati, anche a riposo.
Rigidità articolare
La rigidità delle articolazioni colpite si manifesta soprattutto al mattino o dopo periodi di inattività. Ciò può limitare i movimenti e interferire con le attività quotidiane, come afferrare oggetti.
Gonfiore
L'infiammazione può provocare gonfiore attorno all'articolazione, rendendo più difficile e doloroso il movimento.
Calore e arrossamento
In alcuni casi, si può avvertire un aumento della temperatura locale e un arrossamento della pelle sovrastante, segni tipici dell’infiammazione.
Deformità articolari
Nelle fasi avanzate, si possono sviluppare deformità articolari, come il classico dito a "collo di cigno" o a "bottoniera", soprattutto in condizioni come l'artrite reumatoide.
Perdita di funzionalità
Nei casi gravi, l'articolazione può diventare permanentemente rigida o deformata, compromettendo la funzione della mano e impedendo attività quotidiane come scrivere o afferrare oggetti.
Quali pazienti ne soffrono?
Età avanzata
L'usura delle articolazioni con l'invecchiamento aumenta il rischio di artrosi e capsulite.
Donne
Le donne, specialmente in post-menopausa, sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare condizioni degenerative articolari a causa dei cambiamenti ormonali.
Storia familiare
Esiste una predisposizione genetica per alcune forme di artrite, come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite, che può aumentare il rischio di sviluppare la condizione.
Lavoratori manuali
Persone che svolgono lavori ripetitivi che sollecitano le dita (ad esempio, artigiani, musicisti, operai) possono essere più suscettibili a traumi o microtraumi che contribuiscono allo sviluppo di capsulite falangea.
Sportivi
Atleti che utilizzano frequentemente le mani, come i giocatori di basket, pallavolo o tennis, possono sviluppare infiammazioni articolari dovute a traumi o sovraccarico funzionale.
Pazienti con patologie autoimmuni o metaboliche
Chi soffre di condizioni come artrite reumatoide, psoriasi, lupus o gotta è a maggior rischio di sviluppare infiammazioni articolari croniche.
Obesità
Il peso corporeo eccessivo può contribuire a sovraccaricare le articolazioni, anche se in misura minore rispetto a quelle delle grandi articolazioni come ginocchia e anche.
Fattori di rischio
Artrite reumatoide
Una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le articolazioni, provocando infiammazione cronica, danno articolare e deformità.
Artrosi
Malattia degenerativa delle articolazioni che causa il deterioramento della cartilagine. È la causa più comune di capsulite nelle persone anziane, con usura progressiva delle articolazioni interfalangee.
Traumi articolari
Lesioni ripetitive o singoli traumi alle articolazioni delle dita possono provocare infiammazione e, col tempo, degenerazione della capsula articolare.
Tendinopatie o lesioni tendinee
L'infiammazione dei tendini adiacenti o lesioni croniche possono influire negativamente sulle articolazioni delle dita.
Infezioni
Sebbene rara, un’infezione articolare o nei tessuti circostanti può scatenare una risposta infiammatoria che coinvolge la capsula articolare.
Malattie metaboliche
Condizioni come la gotta o la psoriasi possono causare artriti secondarie, con infiammazione localizzata nelle articolazioni delle dita.
Alterazioni posturali o biomeccaniche
Movimenti ripetuti e posture non corrette possono predisporre all’infiammazione articolare.
Trattamenti e cure
Terapia conservativa
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Immobilizzazione temporanea
Nei casi acuti, l'uso di tutori o splint può essere raccomandato per ridurre il movimento e consentire all'infiammazione di diminuire.
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Terapia farmacologica
Questi farmaci vengono utilizzati per ridurre l'infiammazione e il dolore. Possono essere assunti per via orale o applicati localmente con gel o creme.
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Fisioterapia
È il trattamento iniziale per migliorare la mobilità delle articolazioni rigide attraverso esercizi specifici di stretching e rinforzo. Il terapista può anche utilizzare tecniche di mobilizzazione articolare per allentare la capsula contratta.
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Terapia laser o ultrasuoni
Tecniche che sfruttano il calore e le onde sonore per ridurre l'infiammazione e stimolare la guarigione dei tessuti.
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Terapia con onde d'urto
Usata in alcuni casi per stimolare la riparazione dei tessuti e migliorare la mobilità articolare nelle dita affette da capsulite.
Chirurgia
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Artroscopia
Nei casi più gravi o refrattari ai trattamenti conservativi, si può prendere in considerazione un intervento chirurgico per rilasciare la capsula articolare contratta e ristabilire la mobilità. L’intervento può essere eseguito in artroscopia, con un recupero più rapido e minore invasività.
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Procedure Correttive
Se la capsulite falangea ha causato deformità articolari significative, potrebbero essere necessari interventi correttivi per ripristinare la funzionalità dell’articolazione.
Terapia infiltrativa mininvasiva con l'Eco Interventistica
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L’intervento consiste nella rimozione del liquido sinoviale in eccesso dall'articolazione e la successiva infiltrazione intra-articolare, per mezzo di un ago guidato dall'ecografo, di anestetico, cortisone e acido ialuronico. L'ecografia guida l'iniezione per garantire una somministrazione precisa e minimizzare i rischi di effetti collaterali. L'intervento si effettua in ambulatorio in anestesia locale, dura 30 minuti.
Come si cura la capsulite falangea, o artrite delle articolazioni delle dita della mano
La capsulite falangea, o artrite della mano, è una condizione infiammatoria che colpisce le articolazioni delle dita, portando a dolore, rigidità e limitazione dei movimenti. Questa patologia può derivare da diversi fattori, tra cui traumi, infezioni o malattie autoimmuni.
La gestione della capsulite falangea può includere varie strategie terapeutiche, tra cui la rimozione del liquido sinoviale in eccesso e l'infiltrazione intra-articolare, che sono particolarmente utili per ridurre l'infiammazione e alleviare i sintomi.
Il primo passo nel trattamento di questa condizione è l'aspirazione del liquido sinoviale in eccesso dall'articolazione. Questo procedimento, noto come artrocentesi, viene effettuato mediante l'inserimento di un ago sottile nella cavità articolare. Il liquido sinoviale, che in condizioni patologiche può accumularsi in quantità eccessiva e divenire viscoso, viene aspirato per ridurre la pressione all'interno dell'articolazione. L'eccesso di liquido può contribuire a un'intensificazione del dolore e della rigidità articolare, quindi la sua rimozione può offrire un immediato sollievo dai sintomi e migliorare la mobilità.
Una volta effettuata l'aspirazione, è spesso necessario procedere con un'infiltrazione intra-articolare di farmaci. Questo trattamento prevede l'iniezione di farmaci anti-infiammatori o corticosteroidi direttamente nella cavità articolare. L'infiltrazione ha l'obiettivo di ridurre l'infiammazione e il dolore, favorendo così una migliore funzione articolare. L'iniezione di corticosteroidi riduce l'infiammazione significativamente in tempi brevi. Inoltre, per casi più complessi o persistenti, può essere utilizzata anche la viscosupplementazione, che consiste nell'iniezione di acido ialuronico per migliorare la lubrificazione dell'articolazione e ridurre il dolore.
Aspirazione ecoguidata
e infiltrazione con lidocaina e cortisone
Tecnica e terapia
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La terapia è percutanea, cioè con un ago sottile, con tecnica di precisione, ecoguidata.
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L’intervento consiste nell’eseguire un'infiltrazione con anestetico, cortisone e acido ialuronico, intra-articolari.
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La terapia è ben tollerata, di solito si usa il ghiaccio spray e l’anestetico locale.
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Nel 75/80% dei casi è sufficiente una sola terapia. Nel restante 20/25% dei casi sono necessari due interventi.
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Dopo la terapia si raccomanda il riposo della mano, evitando sforzi o attività ripetitive e stressanti per la mano per 7 giorni.
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Dopo 1 settimana seguirà un controllo clinico ed ecografico di verifica delle condizioni del paziente.