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Cos'è l'artrosi dell'articolazione della caviglia e del piede

L'artrosi è una condizione degenerativa cronica che colpisce le articolazioni, anche quelle della caviglia e del piede, provocando una progressiva usura della cartilagine che riveste e protegge le ossa. Questa patologia si sviluppa gradualmente, spesso a seguito di traumi, come fratture o distorsioni, o per effetto dell'invecchiamento naturale delle articolazioni. L'artrosi della caviglia può limitare la capacità di movimento, rendendo difficile camminare o sostenere il peso del corpo, soprattutto dopo periodi di inattività o alla fine della giornata.


La cartilagine è un tessuto connettivo elastico, liscio e resistente che riveste le superfici delle ossa nelle articolazioni. La sua funzione principale è di ridurre l'attrito durante i movimenti e di assorbire gli urti, facilitando lo scorrimento fluido tra le superfici ossee. La cartilagine articolare, che è la più rilevante in questo contesto, non è vascolarizzata, quindi non può rigenerarsi facilmente. Quando questa superficie protettiva si consuma le ossa iniziano a sfregare tra loro, causando dolore, rigidità e infiammazione.

Il trattamento dell'artrosi della caviglia varia in base alla gravità. Nelle fasi iniziali, si possono adottare misure conservative come fisioterapia, utilizzo di ortesi o farmaci antinfiammatori. In casi più avanzati, si possono considerare terapie più specifiche, come le infiltrazioni ecoguidate con acido ialuronico per migliorare la lubrificazione dell'articolazione o trattamenti più invasivi come la chirurgia.

Affrontare tempestivamente questa patologia può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita, evitando l'aggravarsi dei sintomi.

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Sintomi

Dolore

Il dolore è il sintomo più comune, spesso localizzato nella parte anteriore o laterale della caviglia. Può aumentare durante l'attività fisica e migliorare con il riposo, ma in casi avanzati può persistere anche a riposo o di notte.

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Gonfiore localizzato

La presenza di gonfiore è un altro segnale tipico, dovuto all'infiammazione dell'articolazione. Può variare in intensità e peggiorare dopo l'attività fisica.

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Rigidità

La sensazione di rigidità articolare, soprattutto al mattino o dopo periodi di inattività, è frequente. La mobilità della caviglia e del piede risulta ridotta, rendendo difficili attività come camminare, salire le scale o correre.

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Deformità

Nei casi avanzati, possono verificarsi cambiamenti nella forma dell'articolazione, con una deformità visibile a livello della caviglia o del piede, che può alterare la camminata.

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Sensazione di instabilità

L'artrosi può rendere l'articolazione della caviglia instabile, con sensazione di cedimento durante il movimento.

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Crepitii o scricchiolii

Durante il movimento, è possibile sentire suoni simili a scricchiolii o crepitii dovuti all'usura della cartilagine.

Ridotta funzionalità

L'artrosi può limitare progressivamente la capacità di svolgere attività quotidiane come camminare, correre o praticare sport, a causa del dolore e della perdita di flessibilità.

Zoppia

Nei casi più gravi, la persona può sviluppare una zoppia dovuta alla difficoltà nel caricare il peso sulla caviglia interessata.

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Quali pazienti ne soffrono?

Pazienti con precedenti traumi articolari

La causa più frequente dell'artrosi della caviglia è il danno post-traumatico. Fratture, lussazioni o distorsioni gravi che coinvolgono l'articolazione della caviglia possono compromettere la cartilagine, accelerando il processo degenerativo. Chi ha avuto una lesione sportiva o un trauma fisico importante è più a rischio.

 

Persone con anomalie biomeccaniche o difetti congeniti

Difetti nella conformazione del piede o della caviglia, come piede piatto o piede cavo, possono aumentare lo stress sulle articolazioni, favorendo l'usura della cartilagine e portando all'artrosi. Questi difetti alterano la distribuzione del peso durante la deambulazione, causando microtraumi ripetuti.

 

Soggetti con malattie infiammatorie croniche

Malattie come l'artrite reumatoide o la spondilite anchilosante, che colpiscono le articolazioni con infiammazioni persistenti, possono facilitare la comparsa dell'artrosi nella caviglia e nel piede. Le infiammazioni prolungate danneggiano la cartilagine, favorendo il processo artrosico.

 

Pazienti con obesità

L'eccesso di peso sovraccarica le articolazioni portanti, come caviglie e piedi, accelerando l'usura della cartilagine. Anche se l'artrosi della caviglia non è legata direttamente al peso quanto lo è quella del ginocchio, l'obesità può comunque contribuire al suo sviluppo.

 

Anziani

L'invecchiamento è un fattore di rischio primario per l'artrosi. Con il passare degli anni, la cartilagine tende a deteriorarsi naturalmente, riducendo la capacità di ammortizzare le articolazioni. Gli anziani, quindi, sono maggiormente soggetti a sviluppare artrosi della caviglia e del piede.

 

Sportivi o persone con attività fisiche intense

Gli sport ad alto impatto, come il calcio, la corsa o il basket, mettono sotto stress le articolazioni della caviglia, favorendo microtraumi ripetuti che, a lungo termine, possono portare a un'usura della cartilagine e quindi all'artrosi.

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Pazienti con disordini metabolici

Patologie metaboliche come la gotta o il diabete possono influire negativamente sulla salute articolare, aumentando il rischio di artrosi nella caviglia e nel piede. Questi disturbi alterano il metabolismo dei tessuti articolari e della cartilagine, favorendone il deterioramento.

 

Ereditarietà e predisposizione genetica

In alcuni casi, la predisposizione genetica può giocare un ruolo nello sviluppo dell'artrosi. Se in famiglia ci sono casi di artrosi della caviglia o del piede, è possibile che i figli abbiano una maggiore probabilità di sviluppare la stessa condizione.

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Fattori di rischio

Età

Il rischio aumenta con l'avanzare dell'età, poiché la cartilagine tende a consumarsi e rigenerarsi meno efficacemente.

 

Usura eccessiva (degenerazione primaria)

L'artrosi può svilupparsi senza un trauma evidente, dovuta al logorio delle articolazioni per l'uso quotidiano e il naturale processo di invecchiamento.

 

Traumi pregressi (artrosi secondaria)
Fratture, distorsioni o lesioni della caviglia o del piede possono danneggiare la cartilagine e accelerare l'usura articolare, contribuendo allo sviluppo dell'artrosi.


Malattie infiammatorie croniche
Patologie come l'artrite reumatoide o la gotta, che causano infiammazione, possono accelerare il processo di degenerazione articolare, l'infiammazione costante degrada i tessuti articolari, contribuendo alla comparsa di artrosi.


Deformità e disallineamenti articolari 
Condizioni come piede piatto o alluce valgo alterano la distribuzione del peso e possono contribuire all'usura delle articolazioni. Alterazioni nella meccanica del piede o della caviglia possono causare un carico eccessivo su determinate aree, favorendo l'usura della cartilagine


Obesità
Il peso eccessivo aumenta la pressione sulle articolazioni del piede e della caviglia, favorendo il deterioramento della cartilagine.


Anomalie congenite o strutturali
Malformazioni anatomiche o disallineamenti della caviglia possono predisporre allo sviluppo di artrite.


Genetica
La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo nello sviluppo dell'artrosi.

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Trattamenti e cure

Trattamenti farmacologici
 

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS)
    Utilizzati per ridurre il dolore e l'infiammazione. Sebbene efficaci nel breve termine, possono avere effetti collaterali se assunti a lungo.
     

  • Analgesici
    Farmaci come il paracetamolo possono essere impiegati per il controllo del dolore lieve.
     

  • Corticosteroidi
    In caso di infiammazione severa, i corticosteroidi possono essere somministrati per via orale o mediante iniezione diretta nell'articolazione.

     

Trattamenti fisici e riabilitativi
 

  • Fisioterapia
    Rafforzare i muscoli circostanti e migliorare la flessibilità dell'articolazione può ridurre il carico sulle articolazioni affette, migliorando la mobilità e riducendo il dolore.
     

  • Ortesi e plantari
    L'utilizzo di plantari su misura o tutori ortopedici aiuta a ridistribuire il peso del corpo sull'articolazione, alleviando lo stress sulla zona affetta.

     

Modifiche dello stile di vita
 

  • Gestione del peso
    Ridurre il peso corporeo può alleviare il carico sull'articolazione della caviglia e contribuire a migliorare i sintomi.
     

  • Attività fisica
    Attività a basso impatto, come il nuoto o il ciclismo, possono essere benefiche per mantenere la mobilità senza sovraccaricare l'articolazione.

     

Interventi chirurgici
 

  • Artroscopia
    Procedura minimamente invasiva che permette di "pulire" l'articolazione, rimuovendo frammenti di cartilagine o osso che causano dolore e infiammazione.

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  • Artodesi
    Consiste nella fusione dell'articolazione per eliminare il dolore. Questa procedura è definitiva e viene solitamente scelta nei casi più gravi di artrosi.
     

  • Protesi articolare
    In alcuni casi, soprattutto per l'articolazione della caviglia, può essere necessaria la sostituzione con una protesi per ripristinare la funzionalità articolare.

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Interventi infiltrativi ecoguidati - Eco interventistica

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  • ​Curare l’artrosi della caviglia o del piede con le infiltrazioni ecoguidate offre numerosi vantaggi che possono migliorare significativamente la qualità di vita del paziente. Le infiltrazioni ecoguidate sono una tecnica avanzata che permette di somministrare farmaci come acido ialuronico o cortisone con estrema precisione direttamente nella zona interessata, grazie all’ausilio dell’ecografia. Questa precisione riduce il rischio di errori e massimizza l’efficacia del trattamento.

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X-Ray Risultati

Come si cura l'artrosi dell'articolazione della caviglia con l'ecointerventistica

La cura dell'artrosi della caviglia e del piede tramite infiltrazioni ecoguidate rappresenta una soluzione efficace per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità articolare. Questa tecnica consiste nell'iniettare farmaci specifici, come acido ialuronico o cortisone, direttamente all'interno dell'articolazione danneggiata, guidando l'ago con l'ausilio dell'ecografia per garantire massima precisione.

L'acido ialuronico ha la funzione di lubrificare l'articolazione, migliorando la qualità del liquido sinoviale e riducendo l'attrito tra le superfici articolari. Questo trattamento è particolarmente indicato per rallentare la progressione dell'artrosi e alleviare il dolore, migliorando la mobilità. Le infiltrazioni di cortisone, invece, sono utilizzate per ridurre l'infiammazione e dare un sollievo rapido nei casi di dolore intenso.

Il grande vantaggio delle infiltrazioni ecoguidate è che, grazie alla guida ecografica, è possibile visualizzare esattamente dove si trova il danno e posizionare il farmaco nel punto più adeguato. Questo riduce i rischi di complicazioni e garantisce una maggiore efficacia del trattamento.

Le infiltrazioni ecoguidate sono minimamente invasive e possono essere ripetute a seconda delle esigenze del paziente. Si tratta di una soluzione ideale per chi cerca un'alternativa alla chirurgia, come i pazienti anziani con altre patologie complesse, e permette di prolungare il benessere articolare migliorando la qualità della vita quotidiana.


 

Infiltrazione ecoguidata intra-articolare
con cortisone e/o acido ialuronico

Tecnica e terapia

  • La terapia è percutanea, cioè con un ago sottile, con tecnica di precisione, ecoguidata.
     

  • Consiste nell'infiltrazione con cortisone, esattamente nella sede dell’infiammazione e con acido ialuronico in sede intra-articolare.
     

  • Si consiglia il paziente di non sforzare il piede per le successive 48 ore.

  • L’intervento percutaneo ecoguidato ha una durata di 30 minuti.
     

  • Per il ripristino della funzionalità è prevista una convalescenza attiva e nessun tutore! 
    Al termine della terapia infiltrativa si consiglia il riposo funzionale di 48 ore.
     

  • Dopo 1 settimana seguirà un controllo clinico ed ecografico di verifica delle condizioni del paziente.

X-Ray Risultati

Quali risultati si ottengono


Riduzione del dolore immediata
L'infiltrazione ecoguidata consente di somministrare farmaci antinfiammatori (come cortisone) o viscosupplementi (come l'acido ialuronico) direttamente all'interno dell'articolazione. Questo approccio riduce l'infiammazione e lubrifica l'articolazione, portando a un miglioramento del dolore già dopo poche sedute. Grazie all'ecografia, il medico può visualizzare in tempo reale l'area da trattare, garantendo che il farmaco raggiunga esattamente il punto necessario.

Miglioramento della mobilità articolare
Uno degli obiettivi principali della terapia con infiltrazioni ecoguidate è quello di ripristinare la funzione articolare. Riducendo l'infiammazione e il dolore, il paziente può recuperare gradualmente la mobilità della caviglia e del piede, migliorando la qualità della vita e consentendo una maggiore partecipazione alle attività quotidiane.

Precisione nella somministrazione 
L'uso dell'ecografia per guidare le iniezioni consente di localizzare con precisione le aree di interesse all'interno dell'articolazione. Questo aumenta l'efficacia del trattamento e riduce il rischio di effetti collaterali sistemici.

Intervento minimamento invasivo
Le infiltrazioni ecoguidate sono una procedura minimamente invasiva rispetto a interventi chirurgici. Ciò significa tempi di recupero più brevi, minori rischi di complicazioni e nessuna necessità di ricovero ospedaliero. Inoltre, l'uso dell'ecografia riduce il rischio di infiltrazioni errate, aumentando la sicurezza della procedura.

Riduzione drastica dell'uso di farmaci e antinfiammatori 
Grazie alla guida ecografica, il trattamento può essere personalizzato a seconda della gravità e della localizzazione del danno articolare. L'infiltrazione può essere eseguita in modo estremamente preciso nelle zone più colpite dall'artrosi, offrendo un miglioramento più efficace e mirato rispetto a metodi meno specifici.

Prevenzione dell'evoluzione dell'artrosi
Nella fase iniziale dell'artrosi della caviglia e del piede, le infiltrazioni ecoguidate con acido ialuronico o cortisone possono rallentare il deterioramento dell'articolazione, prevenendo il peggioramento della condizione. Questo approccio è particolarmente utile per chi vuole evitare o ritardare un intervento chirurgico, come la protesi di caviglia.

Effetti a lungo termine
L'acido ialuronico iniettato tramite infiltrazioni può avere un effetto a lungo termine migliorando la viscosità del liquido sinoviale, riducendo l'attrito tra le superfici articolari e promuovendo un ambiente più favorevole per la rigenerazione della cartilagine. Gli effetti anti-infiammatori delle infiltrazioni di cortisone possono durare settimane o mesi, fornendo sollievo duraturo.

Rischi minimi
Con l'utilizzo dell'ecografia, il rischio di complicazioni è minimizzato. Le infiltrazioni vengono effettuate con precisione millimetrica, evitando strutture delicate come tendini e legamenti circostanti. Gli effetti collaterali, come l'infezione o il peggioramento del dolore, sono rari quando la procedura viene eseguita da un operatore esperto.

Compatibilità con altre terapie
Le infiltrazioni ecoguidate possono essere integrate con altre terapie, come la fisioterapia, l'esercizio terapeutico o l'uso di ortesi, migliorando ulteriormente il recupero e la funzionalità articolare. Questo approccio multidisciplinare aiuta a mantenere i risultati nel tempo e a prevenire ricadute.


 

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