Cos'è l'artrite dell'articolazione della caviglia
L'artrite è un termine generico che indica un gruppo di malattie infiammatorie articolari. La condizione può colpire una o più articolazioni e può variare notevolmente in termini di gravità e decorso clinico. L'artrite può influenzare la qualità della vita e la funzionalità articolare, con un impatto significativo sulla mobilità e sulle attività quotidiane.
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L'artrite dell'articolazione della caviglia è una condizione infiammatoria che colpisce l'articolazione tra tibia, perone e astragalo. Questa infiammazione può derivare da varie cause, tra cui l'artrite reumatoide, l'osteoartrite, o l'artrite post-traumatica, e si manifesta attraverso sintomi come dolore, rigidità, gonfiore e difficoltà nei movimenti dell'articolazione.
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La diagnosi di artrite si basa sulla valutazione clinica, l'anamnesi del paziente, esami fisici e indagini diagnostiche, come radiografie, ecografie e analisi del liquido sinoviale. Gli esami di laboratorio possono includere marker infiammatori e autoanticorpi.
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La genesi dell'artrite può essere molto diversa e per questo la gestione dell'artrite richiede un approccio multidisciplinare per migliorare la qualità della vita e mantenere la funzionalità articolare. Vediamo quali tipi di artrite possono essere responsabili del dolore alla caviglia.
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Osteoartrite o osteoartrosi
L’osteoartrite della caviglia è il risultato di un’usura meccanica e degenerativa della cartilagine articolare. Fattori predisponenti includono l’età avanzata, l’obesità, la predisposizione genetica e lo stress biomeccanico sull’articolazione (ad esempio, legato a una postura errata o all’attività fisica intensa). Si caratterizza per la progressiva degenerazione della cartilagine, favorendo la formazione di osteofiti (spine ossee), associata a dolore cronico, rigidità e difficoltà nel camminare.
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Artrite psoriasica
L’artrite psoriasica può colpire la caviglia in pazienti affetti da psoriasi. Si tratta di una condizione autoimmune, simile all’artrite reumatoide, che causa infiammazione della membrana sinoviale e degenerazione dell’articolazione. Oltre ai sintomi articolari, i pazienti presentano manifestazioni cutanee tipiche della psoriasi. La malattia si sviluppa spesso in modo asimmetrico, con gonfiore e dolore alla caviglia.
Artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che può coinvolgere la caviglia. In questo caso, il sistema immunitario attacca erroneamente la membrana sinoviale (il rivestimento interno delle articolazioni), causando infiammazione cronica. L'infiammazione cronica della sinovia porta a un aumento della produzione di liquido sinoviale e alla formazione di pannus, un tessuto anomalo che può distruggere la cartilagine e l'osso. Il sintomo primario è la rigidità mattutina, un dolore bilaterale e il gonfiore persistente.
Artrite post-traumatica
Si verifica a seguito di un trauma articolare, come una frattura o una distorsione grave. Anche se il trauma può guarire, le lesioni possono portare a danni alla cartilagine e ai tessuti articolari, con alterazioni del normale allineamento articolare e un’usura anomala e progressiva della cartilagine articolare. Questo tipo di artrite si manifesta solitamente a distanza di tempo dal trauma, con comparsa di dolore, gonfiore e limitazione del movimento.
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Gotta
La gotta è una forma di artrite infiammatoria causata dall'accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni, inclusa la caviglia. Questo processo avviene quando i livelli di acido urico nel sangue sono eccessivi (iperuricemia), favorendo la precipitazione dei cristalli nei tessuti articolari. Gli attacchi di gotta si manifestano con episodi acuti di dolore intenso, gonfiore e arrossamento.
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Artrite settica
L'artrite settica della caviglia è una condizione grave dovuta all'infezione diretta dell'articolazione da parte di batteri o altri patogeni. L'infezione può derivare da una ferita aperta, un'infezione sistemica o una procedura invasiva. Questo tipo di artrite provoca un'infiammazione intensa, con sintomi quali febbre, dolore acuto e gonfiore. Richiede un trattamento immediato con antibiotici o, nei casi più gravi, un intervento chirurgico.
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Sintomi
Dolore
Il dolore articolare è spesso il sintomo predominante e può variare da lieve a severo. È tipicamente presente durante o dopo l'attività fisica e può essere persistente anche a riposo.
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Gonfiore localizzato
L'infiammazione dell'articolazione può causare un aumento del volume della caviglia, spesso accompagnato da arrossamento e calore locale.
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Rigidità
I pazienti possono avvertire una sensazione di rigidità nella caviglia, in particolare al risveglio o dopo periodi di inattività. Questa rigidità può limitare l'ampiezza dei movimenti.
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Difficoltà di movimento
La gamma di movimento dell'articolazione può essere compromessa, rendendo difficile eseguire attività quotidiane come camminare, salire le scale o correre.
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Sensazione di instabilità
In alcuni casi, l'articolazione può sembrare instabile o soggetta a cedimenti, influenzando l'equilibrio e la postura.
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Quali pazienti ne soffrono?
Atleti e persone attive
Gli sportivi, in particolare quelli che praticano attività ad alto impatto come la corsa, il calcio o il basket, sono a rischio più elevato. L'uso eccessivo e i movimenti ripetitivi possono causare usura e danni alle articolazioni.​
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Eridatirietà genetica
Le persone con una storia familiare di artrite, inclusa l'artrite reumatoide o altre forme di artrite, hanno un rischio più elevato di sviluppare artrite della caviglia e del piede. Le predisposizioni genetiche possono influenzare la probabilità di sviluppare condizioni infiammatorie articolari.
Traumi e lesioni articolari precedenti
Chi ha subito traumi o lesioni alle articolazioni della caviglia o del piede, come fratture o distorsioni, è più suscettibile all'artrite. I danni articolari possono compromettere la funzione e favorire l'insorgenza di artrite in seguito.
Persone con deformità anatomiche
Le persone con malformazioni congenite o anomalie strutturali del piede e della caviglia, come piede piatto o arco elevato, possono avere un rischio maggiore di sviluppare artrite a causa di una distribuzione anomala del carico e dello stress articolare.
Pazienti con patologie autoimmuni o infiammatorie
Chi soffre di malattie infiammatorie o autoimmuni come l'artrite reumatoide, il lupus, la gotta o la spondilite anchilosante è a rischio maggiore di sviluppare artrite della caviglia e del piede. Queste condizioni comportano un'infiammazione cronica delle articolazioni.
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Età avanzata
L'artrite è più comune con l'età. Con il passare degli anni, le articolazioni subiscono un naturale processo di invecchiamento e degenerazione, aumentando il rischio di sviluppare artrite della caviglia e del piede.
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Persone in sovrappeso
Il sovrappeso e l'obesità esercitano un carico eccessivo sulle articolazioni del piede e della caviglia. Questo stress aggiuntivo può accelerare il deterioramento delle articolazioni e aumentare il rischio di artrite.
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Fattori di rischio
Traumi pregressi
Eventuali lesioni alla caviglia, come fratture o distorsioni, possono predisporre allo sviluppo di artrite, soprattutto se non trattate adeguatamente.
Malattie autoimmuni
Condizioni come l'artrite reumatoide possono manifestarsi anche a livello della caviglia, aumentando il rischio di artrite in questa articolazione.
Infezioni
Alcuni tipi di infezioni articolari (artrite settica) possono causare infiammazione e danni all'articolazione della caviglia.
Obesità
Il sovrappeso può esercitare una pressione aggiuntiva sulle articolazioni, accelerando il deterioramento della cartilagine e aumentando il rischio di artrite.
Anomalie congenite o strutturali
Malformazioni anatomiche o disallineamenti della caviglia possono predisporre allo sviluppo di artrite.
Genetica
La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo nello sviluppo di alcune forme di artrite, come l'artrite reumatoide.
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Trattamenti e cure
Trattamenti farmacologici
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Antinfiammatori non steroidei (FANS)
Questi farmaci, come l'ibuprofene o il naprossene, sono comunemente utilizzati per ridurre il dolore e l'infiammazione.
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Analgesici
Farmaci come il paracetamolo possono essere impiegati per il controllo del dolore lieve.
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Corticosteroidi
In caso di infiammazione severa, i corticosteroidi possono essere somministrati per via orale o mediante iniezione diretta nell'articolazione.
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Farmaci antireumatici modificatori della malattia (DMARDs)
Utilizzati soprattutto nell'artrite reumatoide per rallentare la progressione della malattia.
Trattamenti fisici e riabilitativi
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Fisioterapia
Un programma di fisioterapia può includere esercizi di rafforzamento muscolare e di aumento della flessibilità per migliorare la stabilità dell’articolazione e ridurre il dolore.
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Terapia occupazionale
Aiuta a modificare le attività quotidiane e a utilizzare dispositivi di assistenza per ridurre lo stress sull'articolazione della caviglia.
Modifiche dello stile di vita
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Gestione del peso
Ridurre il peso corporeo può alleviare il carico sull'articolazione della caviglia e contribuire a migliorare i sintomi.
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Attività fisica
Attività a basso impatto, come il nuoto o il ciclismo, possono essere benefiche per mantenere la mobilità senza sovraccaricare l'articolazione.
Interventi chirurgici
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Artroscopia
Procedure minimamente invasive possono essere utilizzate per rimuovere frammenti di cartilagine danneggiata o per trattare altre anomalie articolari.
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Osteotomia
In alcuni casi, può essere necessario un intervento per riallineare l'osso e ridurre il carico sull'articolazione danneggiata.
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Artroplastica
La sostituzione totale dell'articolazione della caviglia può essere considerata in casi di artrite avanzata e debilitante.
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Come si cura l'artrite dell'articolazione della caviglia con l'ecointerventistica
L'artrite dell'articolazione della caviglia, caratterizzata da infiammazione e dolore, può essere gestita attraverso un approccio combinato che include la centesi del liquido sinoviale e l'infiltrazione ecoguidata con farmaci specifici.
La centesi, o aspirazione del liquido sinoviale, è una procedura diagnostica e terapeutica utilizzata per alleviare i sintomi e ottenere un campione del liquido sinoviale per analisi. Durante questa procedura, si inserisce un ago sterile nella cavità articolare della caviglia per rimuovere il liquido infiammatorio accumulato. Questo intervento riduce la pressione intraarticolare, diminuendo il dolore e migliorando la mobilità articolare. Inoltre, l'analisi del liquido sinoviale può fornire informazioni utili sulla causa dell'infiammazione, come infezioni o patologie autoimmuni.
Successivamente, per un trattamento più mirato, si procede con un'infiltrazione ecoguidata di cortisone e di acido ialuronico. Questa tecnica utilizza l'ecografia per localizzare con precisione l'articolazione della caviglia e garantire un'adeguata somministrazione dei farmaci.
Il cortisone è un potente anti-infiammatorio che riduce l'infiammazione e il dolore articolare. L'infiltrazione diretta del cortisone nella cavità articolare offre un rapido sollievo dei sintomi e può migliorare significativamente la funzionalità articolare. La somministrazione è generalmente ben tollerata e i benefici possono durare diverse settimane.
L'acido ialuronico è un componente naturale del liquido sinoviale che contribuisce alla lubrificazione e al mantenimento dell'elasticità articolare. L'infiltrazione di acido ialuronico, nota anche come viscosupplementazione, aiuta a ripristinare la viscosità del liquido sinoviale, migliorando la mobilità e riducendo il dolore. Questa terapia è particolarmente utile nei casi di artrite osteoartritica e può fornire sollievo prolungato.
Entrambe le procedure, centesi e infiltrazione ecoguidata, sono eseguite ambulatorialmente con un rischio minimo di complicanze. È importante che il paziente segua le indicazioni post-procedura per ottimizzare i risultati e consolidare la guarigione.
Centesi del liquido infiammatorio e infiltrazione ecoguidata con cortisone e acido ialuronico
Tecnica e terapia
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La terapia è percutanea, cioè con un ago sottile, con tecnica di precisione, ecoguidata.
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Essa consiste nella centesi, cioè lo svuotamento del liquido infiammatorio accumulato seguita dall’infiltrazione con cortisone, esattamente nella sede dell’infiammazione.
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A seguire si effettua l’infiltrazione con acido ialuronico ad alto peso molecolare intra-articolare, viscosupplementazione.
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Il piano di cura prevede una o due sedute di circa 30 minuti ciascuna, distanziate di una settimana l’una dall’altra, e l’addestramento agli esercizi di base da iniziare dopo 48 ore dal primo intervento ecoguidato.
Quindi una convalescenza attiva e niente tutori!
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A seguire, lo specialista della riabilitazione valuterà il caso per individuare le disfunzioni residue e addestrerà il paziente all’esecuzione di esercizi personalizzati.
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Infine il controllo clinico ed ecografico dopo 4 settimane.