Cos'è la sindrome da conflitto subacromiale
La sindrome da conflitto subacromiale, o impingement subacromiale, è una condizione dolorosa che si verifica quando i tendini della cuffia dei rotatori, in particolare il tendine del muscolo sovraspinato, e la borsa subacromiale, vengono compressi durante i movimenti del braccio soprattutto quando viene sollevato.
Questa compressione avviene nello spazio subacromiale, ovvero lo stretto spazio tra la testa dell’omero e l'acromion, una parte della scapola che si estende sopra l'articolazione della spalla. Quando questo spazio si riduce, spesso a causa di fattori come la conformazione ossea dell'acromion o l'infiammazione della borsa subacromiale, i tendini vengono irritati o schiacciati durante i movimenti, provocando dolore.
Con il tempo, il continuo attrito o "conflitto" tra i tendini e l’acromion può causare irritazione, infiammazione e degenerazione dei tessuti molli causando dolore durante i movimenti sopra la testa, difficoltà nei movimenti della spalla, soprattutto durante attività come pettinarsi o sollevare oggetti, e una riduzione della forza muscolare. Col tempo, la sindrome può portare a lesioni dei tendini, come la tendinopatia o la rottura della cuffia dei rotatori, se non trattata adeguatamente.
La diagnosi della sindrome da conflitto subacromiale si basa su un'anamnesi accurata, esame clinico e test specifici della spalla, come il test di Neer e il test di Hawkins-Kennedy. Spesso è utile eseguire indagini strumentali come l'ecografia, che consente di valutare in dettaglio lo stato dei tendini e della borsa subacromiale, o la risonanza magnetica (RM) per individuare eventuali lesioni o degenerazioni tendinee.
l trattamento del conflitto subacromiale varia in base alla gravità e alla cronicità del problema. Inizialmente, si può intervenire con terapie conservative come fisioterapia per migliorare la mobilità della spalla, esercizi di rinforzo della cuffia dei rotatori, farmaci antinfiammatori e, in alcuni casi, infiltrazioni di cortisone per ridurre l'infiammazione.
Per i casi più resistenti al trattamento conservativo, l'eco-interventistica offre soluzioni vantaggiose e ambulatoriali come il lavaggio e lo sbrigliamento della borsa subacromion-deltoidea, con l'aggiunta di infiltrazioni di acido ialuronico (viscosupplementazione), per lubrificare lo spazio articolare e ridurre l’attrito.
Sintomi
Dolore alla spalla
Spesso localizzato nella parte anteriore e laterale della spalla, che si accentua durante l'elevazione del braccio e nelle attività quotidiane come vestirsi o sollevare oggetti.
Riduzione della mobilità
La spalla diventa rigida e meno mobile, rendendo difficile eseguire alcuni movimenti, come il sollevamento del braccio sopra la testa.
Debolezza muscolare
Si può percepire una perdita di forza nella spalla, specialmente durante il sollevamento di oggetti.
Dolore notturno
Molti pazienti segnalano dolore che peggiora di notte, rendendo difficoltoso dormire sul lato colpito.
Quali pazienti ne soffrono?
Atleti e persone che praticano sport con movimenti ripetitivi della spalla
Sport come il nuoto, il tennis, il baseball o il sollevamento pesi comportano movimenti ripetuti del braccio sopra la testa, il che può portare a una compressione e usura delle strutture all'interno dello spazio subacromiale, come i tendini della cuffia dei rotatori e la borsa subacromiale.
Lavoratori manuali
Coloro che svolgono attività professionali che richiedono sollevamenti ripetuti o movimenti sopra la testa, come muratori, carpentieri, elettricisti e pittori, sono a rischio di sviluppare la sindrome a causa dello stress cronico e della sollecitazione meccanica sulla spalla.
Persone di mezza età e anziani
Con l’avanzare dell’età, i tendini della cuffia dei rotatori tendono a indebolirsi e a degenerare, aumentando il rischio di compressione sotto l’acromion. I cambiamenti anatomici, come la formazione di speroni ossei (osteofiti), possono restringere ulteriormente lo spazio subacromiale.
Individui con posture scorrette o squilibri muscolari
Posture scorrette, come il dorso curvo o l’anteposizione delle spalle, possono ridurre lo spazio subacromiale e contribuire al conflitto. Anche squilibri muscolari, soprattutto tra i muscoli della cuffia dei rotatori e quelli della scapola, aumentano il rischio.
Soggetti con anatomia predisponente
Alcune persone hanno una conformazione anatomica dell’acromion (ad esempio, un acromion curvo o ad uncino) che riduce naturalmente lo spazio subacromiale, favorendo la compressione delle strutture tendinee e della borsa subacromiale.
Fattori di rischio
Anatomia dell'acromion
In alcune persone, la conformazione dell'acromion è particolarmente curva o prominente, aumentando la probabilità di conflitto.
Sovraccarico funzionale
Movimenti ripetitivi o attività lavorative e sportive che richiedono l'uso frequente della spalla sopra la testa (come il nuoto o il tennis) possono portare a infiammazione e ispessimento dei tessuti.
Degenerazione tendinea
Con l'età, i tendini della cuffia dei rotatori possono diventare più fragili e suscettibili a lesioni, facilitando il conflitto.
Borsite subacromiale
L'infiammazione della borsa subacromiale può ridurre ulteriormente lo spazio disponibile per i tendini, accentuando il conflitto.
Trattamenti e cure
La tenosinovite del capo lungo del bicipite è un'infiammazione della guaina tendinea che circonda il tendine del capo lungo del muscolo bicipite brachiale. Questa condizione può causare dolore alla spalla, rigidità e limitazione del movimento. Il trattamento dipende dalla gravità dell'infiammazione e dai sintomi, e può essere suddiviso in approcci conservativi e chirurgici.
Trattamenti conservativi
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Riposo e modifiche delle attività
Evitare movimenti che esacerbano il dolore, come il sollevamento del braccio sopra la testa, può ridurre l'infiammazione.
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Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
Questi farmaci possono ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore, ma non curano la causa meccanica del conflitto.
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Fisioterapia
Programmi di esercizi mirati a migliorare la mobilità della spalla e rafforzare i muscoli della cuffia dei rotatori. Gli esercizi di stretching e rinforzo muscolare sono cruciali per ripristinare il corretto equilibrio muscolare e la biomeccanica della spalla.
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Infiltrazioni di corticosteroidi
Le iniezioni di cortisone nello spazio subacromiale possono ridurre rapidamente l'infiammazione, ma il loro effetto è temporaneo e non risolve il problema strutturale.
Trattamenti chirurgici
Se i trattamenti conservativi non portano miglioramenti dopo diversi mesi o se il tendine è gravemente danneggiato, può essere necessario un intervento chirurgico.
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Acromioplastica
Intervento che prevede la rimozione di parte dell'acromion per ampliare lo spazio subacromiale e ridurre la compressione dei tendini.
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Riparazione della cuffia dei rotatori
In caso di lesioni o degenerazione dei tendini della cuffia, la riparazione chirurgica può essere necessaria.
Ecointerventistica
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Lavaggio e sbrigliamento ecoguidato, infiltrazione di acido ialuronico e cortisone
L'ecointerventistica rappresenta un'opzione moderna e avanzata per tutti quei pazienti che necessitano di un'alternativa minimamente invasiva rispetto alla chirurgia: atleti, lavoratori, pazienti anziani che non possono affrontare una lunga sedazione. Il trattamento si svolge in ambulatorio, in l'anestesia locale e ha una durata di circa 30 minuti.
La procedura consiste nel lavaggio e sbrigliamento ecoguidato della borsa subacromion-deltoidea (SAD), abbinato alla viscosupplementazione di acido ialuronico e all'infiltrazione di cortisone, con il supporto dell'imaging ecografico in tempo reale.
Come si cura la sindrome da conflitto subacromiale con l'eco interventistica
La sindrome da conflitto subacromiale, o impingement della spalla, è una condizione in cui i tendini della cuffia dei rotatori e la borsa subacromion-deltoidea (SAD) vengono compressi durante i movimenti della spalla, causando dolore e limitazione del movimento. Il trattamento con l'ecointerventistica può offrire un approccio efficace e minimamente invasivo, riducendo l'infiammazione e migliorando la funzionalità della spalla.
La tecnica consiste in tre passaggi: lavaggio, sbrigliamento e infiltrazione, effettuati con il supporto dell'ecografia che guida con precisione l'intervento, permettendo di localizzare la borsa infiammata e trattarla direttamente in sicurezza.
Il lavaggio consiste nell'introduzione di una soluzione sterile che rimuove detriti infiammatori e frammenti tendinei. Questa fase contribuisce a ridurre l'infiammazione cronica e a migliorare lo spazio subacromiale.
Lo sbrigliamento comporta la rimozione dei tessuti danneggiati o degenerati, contribuendo a ristabilire la normale mobilità dei tendini della cuffia dei rotatori e a prevenire ulteriore compressione dei tessuti molli.
Successivamente, si procede con l'infiltrazione di acido ialuronico, un agente viscosupplementante, all'interno della borsa SAD. Questo trattamento aiuta la lubrificazione dell'articolazione, riducendo l'attrito tra tendini e borsa.
Questa procedura permette di agire in modo mirato, con meno rischi e con tempi di recupero più brevi rispetto all'intervento chirurgico più invasivo, consentendo al paziente un di tornare quasi subito alle proprie attività. È un trattamento ambulatoriale, breve ma efficace che determina risultati concreti e a lungo termine.
Lavaggio, sbrigliamento e
infiltrazione con viscosupplementazione
della borsa subacromion-deltoidea (sad)
Tecnica e terapia
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La tecnica prevede, sotto guida ecografica, il lavaggio con soluzione fisiologica della borsa SAD con conseguente liberazione di eventuali aderenze dei due foglietti della borsa stessa.
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A seguire si effettua l’infiltrazione intrabursale, di precisione, cioè vedendo la punta dell’ago all’interno della borsa, con una singola fiala di cortisone.
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Infine si effettua la viscosupplementazione, cioè l’iniezione dell’acido ialuronico all’interno della borsa oppure intra-articolare o anche intra-tendineo, a seconda delle necessità.
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La terapia è ben tollerata, di solito si usa il ghiaccio spray e l’anestetico locale.
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L’intervento percutaneo ecoguidato ha una durata di circa 30 minuti.
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Al termine della terapia seguirà l’addestramento agli esercizi di base da iniziare immediatamente dopo l'intervento ecoguidato.
Quindi è prevista una convalescenza attiva e niente tutori!
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A seguire, lo specialista della riabilitazione valuterà il caso per individuare le disfunzioni residue e addestrerà il paziente all’esecuzione di esercizi personalizzati.
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Infine il controllo clinico ed ecografico dopo 4 settimane.