Cos'è la tenosinovite stenosante
La tenosinovite stenosante, comunemente nota come dito a scatto, è una condizione in cui uno o più tendini delle dita diventano infiammati e si bloccano durante i movimenti. Questa infiammazione colpisce principalmente i tendini flessori delle dita, che passano attraverso una serie di pulegge o guide lungo le ossa delle dita.
Quando la guaina sinoviale che circonda il tendine si infiamma e si ispessisce, può impedire al tendine di scorrere liberamente. Di conseguenza, il tendine può "scattare" o bloccarsi quando si tenta di piegare o estendere il dito. Questo scatto è spesso accompagnato da dolore e rigidità, specialmente al risveglio o dopo un periodo di inattività.
La condizione è spesso causata da movimenti ripetitivi delle dita, traumi minori o può essere associata a condizioni come il diabete o l'artrite reumatoide. Il trattamento può includere riposo, uso di tutori, farmaci anti-infiammatori e, se necessario, iniezioni di corticosteroidi o interventi chirurgici per liberare il tendine dalla compressione.
Sintomi
Il sintomo principale della tenosinovite stenosante è il dolore e la sensazione di blocco o scatto durante i movimenti delle dita. Questo scatto si verifica quando il tendine infiammato non riesce a scivolare liberamente attraverso la puleggia tendinea, una sorta di "guida" che aiuta il tendine a muoversi. Durante il movimento, il tendine può improvvisamente scattare o bloccarsi, causando un dolore acuto e spesso improvviso.
Oltre al dolore, il dito può diventare rigido e difficile da piegare o estendere completamente. I pazienti possono avvertire una sensazione di "scatto" o di blocco quando cercano di muovere il dito, e questo può essere accompagnato da gonfiore alla base del dito colpito. In alcuni casi, il dito può anche restare bloccato in una posizione flessa, rendendo complicato il movimento normale della mano.
Quali pazienti ne soffrono?
Lavoratori con movimenti ripetitivi
Coloro che svolgono lavori che richiedono movimenti ripetitivi delle mani e delle dita, come digitatori, lavoratori manuali, o persone che utilizzano frequentemente strumenti o attrezzature che sollecitano le mani, sono più suscettibili alla tenosinovite stenosante. La continua sollecitazione e il sovraccarico dei tendini possono portare a infiammazione e restringimento delle pulegge tendinee.
Pazienti con disturbi metabolici
Condizioni metaboliche come il diabete sono un fattore di rischio significativo. Il diabete può influenzare la salute dei tendini e predisporre a infiammazioni e cambiamenti nei tessuti tendinei, aumentando la probabilità di sviluppare un dito a scatto.
Persone con artrite reumatoide
L'artrite reumatoide è un'altra condizione che può aumentare il rischio di tenosinovite stenosante. Questa malattia infiammatoria cronica può causare infiammazione nelle guaine tendinee e portare a problemi come il dito a scatto. Le infiammazioni sistemiche possono influenzare le pulegge tendinee, favorendo la comparsa di questa condizione.
Donne e pazienti anziani
Le donne, in particolare, e le persone di età avanzata sembrano essere più predisposte a sviluppare tenosinovite stenosante. Gli studi suggeriscono che la prevalenza della condizione può essere più alta in questi gruppi a causa di cambiamenti ormonali e degenerativi che influenzano la salute dei tendini e delle pulegge.
Pazienti con storia di traumi
Chi ha subito traumi o lesioni alla mano o al polso può essere a rischio di sviluppare un dito a scatto. Le lesioni preesistenti possono alterare la normale funzione dei tendini e delle pulegge, aumentando la probabilità di infiammazione e di sviluppo di tenosinovite stenosante.
Atleti e sportivi
Gli atleti e gli sportivi, specialmente quelli che praticano sport che implicano l'uso intensivo delle mani, come il tennis o la pallacanestro, possono essere più vulnerabili. L'uso eccessivo e le sollecitazioni ripetitive sui tendini delle dita possono contribuire alla comparsa della condizione.
Fattori di rischio
Lavori manuali ripetitivi
Lavori che richiedono movimenti intensivi e ripetitivi delle mani e delle dita, come quelli nel settore industriale o in ambiti che richiedono precisione manuale, possono esporre a un rischio maggiore di sviluppare la tenosinovite stenosante. Attività che richiedono movimenti ripetitivi delle dita, come digitare per lunghe ore, lavorare con attrezzi manuali o svolgere compiti che coinvolgono forti pressioni, possono sollecitare eccessivamente i tendini. Questo uso prolungato e ripetitivo può portare a un’infiammazione delle guaine sinoviali e alla formazione di noduli che ostacolano il normale scorrimento del tendine.
Traumi o infortuni
Lesioni dirette alle dita o traumi che coinvolgono la mano possono causare infiammazione della guaina sinoviale e contribuire allo sviluppo della tenosinovite stenosante.
Condizioni mediche preesistenti
Alcune malattie possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. Ad esempio, artrite reumatoide e diabete sono associate a un rischio maggiore di tenosinovite stenosante. Queste condizioni possono provocare cambiamenti nei tessuti e nelle strutture tendinee, rendendoli più suscettibili all'infiammazione.
Fattori di genere
La tenosinovite stenosante è più comune nelle donne rispetto agli uomini, suggerendo che fattori ormonali o anatomici potrebbero influenzare il rischio.
Età
Sebbene possa colpire persone di qualsiasi età, il dito a scatto è più frequente negli adulti di mezza età e anziani. Con l'invecchiamento, i tessuti tendinei possono perdere elasticità e resistenza, aumentando la suscettibilità all'infiammazione.
Trattamenti e cure
Riposo e modifiche dell'attività
Il primo passo nel trattamento del dito a scatto è evitare le attività che aggravano i sintomi. Riposare il dito e modificare le attività quotidiane per ridurre lo stress sul tendine può aiutare a prevenire il peggioramento della condizione
Terapia farmacologica
Gli anti-infiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene o il naprossene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Questi farmaci aiutano a gestire i sintomi e a migliorare la funzionalità del dito.
Fisioterapia
La fisioterapia può essere utile per migliorare la mobilità e ridurre il dolore. Gli esercizi di stretching e rinforzo del tendine e dei muscoli circostanti possono contribuire a migliorare la funzionalità del dito e prevenire future recidive.
Applicazione di ghiaccio
Applicare del ghiaccio sull'area infiammata può contribuire a ridurre il dolore e il gonfiore. È consigliabile applicare il ghiaccio per circa 15-20 minuti, più volte al giorno, soprattutto nelle fasi acute della condizione
Chirurgia
Se i trattamenti conservativi e le iniezioni non sono efficaci, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Il rilascio della puleggia tendinea è una procedura che prevede l'incisione della puleggia tendinea per ridurre la compressione e migliorare il movimento del tendine. Questo intervento è generalmente ben tollerato e può risolvere i sintomi in modo duraturo.
Terapia infiltrativa mininvasiva con l'Eco Interventistica
Centesi del liquido infiammatorio e infiltrazione ecoguidata di cortisone.
L'intervento prevede l'utilizzo di un ago e una singola dose di cortisone, somministrato con grande precisione grazie alla guida ecografica. Questo approccio mirato permette di trattare l'infiammazione all'interno della guaina dei tendini, senza toccare direttamente i tendini stessi. L'obiettivo è quello di sciogliere eventuali aderenze tra i tendini e la guaina e di ridurre l'infiammazione.
Come si cura la tenosinovite stenosante, o dito a scatto, con l'eco interventistica
La centesi e l’infiltrazione ecoguidate sono due tecniche efficaci per trattare il dito a scatto, che migliorano significativamente la funzionalità del dito e tolgono il dolore.
La centesi è una procedura minimamente invasiva che consiste nell'aspirazione del liquido infiammato dalla guaina sinoviale del tendine. L’ecografia guida l’ago in modo preciso e sicuro verso l’area infiammata, l'aspirazione del liquido infiammato riduce immediatamente la pressione e il dolore, contribuendo a una risposta migliore ai trattamenti successivi.
Conseguentemente si procede all’infiltrazione ecoguidata di cortisone un potente antinfiammatorio. L'ecografia consente la massima precisione nella somministrazione del cortisone esattamente dove è necessario, aumentando l'efficacia e minimizzando gli effetti collaterali. Questo trattamento può fornire un sollievo duraturo e spesso viene combinato con la fisioterapia per migliori risultati.
L’ecointerventistica offre un'alta precisione, grazie alla guida ecografica, la conseguente riduzione dei rischi e la minima invasività. La procedura permette un rapido recupero, con monitoraggio e aggiustamenti immediati per ottimizzare i risultati.
Centesi del liquido infiammatorio
e infiltrazione ecoguidata di cortisone
Tecnica e terapia
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L’intervento consiste, con un ago e una singola dose di cortisone, agendo con estrema precisione, con la guida ecografica, agendo all’interno della guaina dei tendini ma rigorosamente al di fuori dei tendini stessi, di sbrigliare eventuali aderenze tra tendini e guaina e spengere l’infiammazione.
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Infine si aggiunge in sede intra-guaina acido ialuronico a basso peso molecolare per idratare, nutrire e lubrificare, le strutture trattate.
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La terapia è ben tollerata, di solito si usa il ghiaccio spray e l’anestetico locale.
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Si consiglia il paziente di non sforzarela mano per le successive 48 ore
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Dopo 1 settimana seguirà un controllo clinico ed ecografico di verifica delle condizioni del paziente.