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Articolazione della mano

L'articolazione della mano è una struttura altamente specializzata che permette un'ampia gamma di movimenti e funzioni essenziali per l'attività quotidiana. Le principali funzionalità della mano includono la flessione, l'estensione, l'abduzione e l'adduzione delle dita, nonché la rotazione del pollice, tutti movimenti necessari per la prensione, la manipolazione fine degli oggetti e la gestualità.

Le articolazioni tra le ossa del carpo e del metacarpo, insieme alle falangi, consentono movimenti coordinati. L'articolazione del polso, formata dalle ossa del carpo e dai tendini, permette movimenti di flessione ed estensione, oltre alla deviazione radiale e ulnare (abduzione e adduzione del polso), garantendo la mobilità necessaria per posizionare correttamente la mano nello spazio.

La funzionalità più importante della mano è la prensione, che può essere classificata in prensione di forza (come stringere un oggetto) e prensione di precisione (come afferrare un oggetto piccolo con il pollice e l'indice). Il pollice ha un ruolo cruciale in queste attività, grazie alla sua capacità di opposizione, ossia di muoversi verso le altre dita.

I muscoli estrinseci ed intrinseci della mano, insieme ai tendini, permettono un controllo preciso e raffinato dei movimenti. I legamenti stabilizzano le articolazioni, mentre il sistema venoso e arterioso garantisce il corretto apporto di sangue e l'eliminazione dei prodotti di scarto metabolici, essenziali per mantenere la funzionalità del tessuto.

Le ossa della mano

La mano è costituita da 27 ossa, suddivise in tre gruppi principali:

 

Ossa del carpo

8 ossa disposte in due file (prossimale e distale) che formano il polso. Le ossa del carpo includono scafoide, semilunare, piramidale, pisiforme (fila prossimale), trapezio, trapezoide, capitato e uncinato (fila distale). Queste ossa sono responsabili dei movimenti del polso.

Ossa metacarpali

5 ossa lunghe che formano la struttura della mano, collegate alle falangi e alle ossa del carpo. Esse danno mobilità alle dita.

Falangi

Ogni dito ha 3 falangi (prossimale, intermedia, distale) eccetto il pollice, che ha solo due falangi (prossimale e distale). Le falangi permettono la flessione ed estensione delle dita.

I legamenti della mano e del polso

L'anatomia dei legamenti nell'articolazione della mano è fondamentale per garantire stabilità e supporto durante i movimenti complessi e fini della mano e del polso, garantendo al contempo flessibilità e resistenza

Legamenti del polso

I legamenti radiocarpali (palmari e dorsali) connettono il radio alle ossa carpali e stabilizzano l'articolazione del polso.

I legamenti ulnocarpali collegano l'ulna alle ossa carpali, stabilizzando il lato ulnare del polso.

Legamento collaterale radiale e ulnare: Stabilizzano lateralmente il polso, rispettivamente sul lato radiale e ulnare.

Legamenti intercarpali

Connettono tra loro le ossa del carpo (scafoide, semilunare, triquetro, ecc.), fornendo stabilità tra le ossa carpali. Il Legamento scafo-lunato è particolarmente importante per mantenere la stabilità tra scafoide e semilunare.

Legamenti carpometacarpali

Stabilizzano l’articolazione tra le ossa carpali e i metacarpi, permettendo la mobilità necessaria per la presa e i movimenti fini.

Legamenti metacarpofalangei (MCP)

i Legamenti collaterali sono presenti su entrambi i lati delle articolazioni MCP, limitano i movimenti laterali delle dita. Il legamento palmare (placca volare) rinforza la faccia palmare dell'articolazione, prevenendo l'iperestensione..

Legamenti interfalangei

I legamenti collaterali stabilizzano lateralmente le articolazioni interfalangee (prossimali e distali) delle dita. La placca volare è presente anche nelle articolazioni interfalangee, previene l'iperestensione.

I tendini della mano

Sono i tendini che collegano i muscoli alle ossa e permettono i movimenti delle dita e del polso. 

Tendini flessori

Situati sulla parte palmare della mano, tra cui il tendine del muscolo flessore superficiale e del flessore profondo delle dita. Consentono la flessione delle dita verso il palmo.

Tendini estensori

Situati sulla parte dorsale della mano e collegati ai muscoli estensori. Consentono l’estensione delle dita e del polso.

I muscoli della mano

I muscoli della mano si dividono in intrinseci (all'interno della mano) ed estrinseci (con origine nell'avambraccio e inserzione nella mano).

 

Muscoli intrinseci

 

Eminenza tenar (base del pollice): muscoli opponente del pollice, abduttore breve del pollice, flessore breve del pollice, e adduttore del pollice. Questi muscoli permettono i movimenti fini e l’opposizione del pollice.
 

Eminenza ipotenar (base del mignolo): muscoli opponente del mignolo, abduttore del mignolo e flessore breve del mignolo, che facilitano il movimento del mignolo.
 

Lumbricali: quattro muscoli che originano dai tendini del flessore profondo delle dita e si inseriscono sulla parte laterale delle articolazioni metacarpo-falangee, contribuendo alla flessione di queste articolazioni e all'estensione delle falangi distali.

Interossei palmari e dorsali: responsabili dell'adduzione (verso la linea mediana) e dell'abduzione (lontano dalla linea mediana) delle dita.

 

Muscoli estrinseci


Questi muscoli originano nell'avambraccio e comprendono i flessori (come il flessore superficiale delle dita e il flessore profondo delle dita) e gli estensori (estensore comune delle dita e estensore del pollice), che sono coinvolti nei movimenti principali delle dita e del polso.

I nervi della mano

L’anatomia dei nervi nell’articolazione della mano è complessa, dato che la mano è un'area molto innervata e sensibile, fondamentale per le attività motorie fini e la percezione sensoriale. I principali nervi coinvolti nella mano sono tre: il nervo mediano che fornisce rami articolari per le articolazioni metacarpo-falangee delle prime tre dita; il nervo ulnare che innerva le articolazioni metacarpo-falangee e interfalangee delle ultime due dita; il nervo radiale si estrinseca in rami articolari sensoriali che si distribuiscono sulla parte dorsale dell'articolazione del pollice e delle altre articolazioni metacarpo-falangee.


Nervo Mediano

Il nervo mediano origina dal plesso brachiale e si estende lungo il braccio fino al polso, attraversa l'avambraccio per entrare nella mano attraverso il tunnel carpale, un canale stretto formato dalle ossa carpali e dal legamento trasverso del carpo. 

Il nervo mediano fornisce innervazione motoria ai muscoli dell'eminenza tenar, tra cui il muscolo abduttore breve del pollice, il muscolo opponente del pollice, il muscolo flessore breve del pollice (capo superficiale), e i primi due muscoli lombricali, che aiutano a flettere le articolazioni metacarpo-falangee e ad estendere le articolazioni interfalangee delle dita indice e medio.
Il nervo mediano fornisce sensibilità alla faccia palmare del pollice, dell’indice, del medio e della metà radiale dell’anulare, oltre alla parte dorsale delle falangi distali di queste dita.

Nervo Ulnare

Il nervo ulnare proviene anch'esso dal plesso brachiale (C8-T1) e percorre il lato mediale dell'avambraccio, attraversando il canale di Guyon (tra il pisiforme e l'uncinato) per entrare nella mano.

l nervo ulnare fornisce innervazione motoria alla maggior parte dei muscoli intrinseci della mano, inclusi i muscoli dell’eminenza ipotenar (muscolo abduttore del mignolo, muscolo opponente del mignolo, muscolo flessore breve del mignolo), i muscoli interossei palmari e dorsali responsabili dell'abduzione e adduzione delle dita,i due lombricali ulnari che innervano le dita anulare e mignolo e il muscolo adduttore del pollice.

Il nervo ulnare inoltre  fornisce sensibilità alla faccia palmare e dorsale del mignolo e alla metà ulnare dell’anulare, con un ruolo essenziale nel controllo della sensibilità fine in quest’area.

 

Nervo Radiale

Il nervo radiale innerva la parte dorsale della mano. Passa dietro l’avambraccio e raggiunge il dorso della mano, ma non attraversa il tunnel carpale. 

Sensitivamente innerva la porzione dorsale della mano che corrisponde al pollice, all’indice e alla metà radiale del medio fino all’articolazione interfalangea prossimale.
Motoriamente non innerva direttamente i muscoli della mano, ma innerva i muscoli estensori dell’avambraccio che consentono l’estensione del polso e delle dita.

Vasi e arterie della mano

L'apporto di sangue alla mano è garantito principalmente dalle arterie e dalle vene

 

Arterie

Le principali sono l'arteria radiale e l'arteria ulnare, che formano un circolo anastomotico (arco palmare superficiale e profondo) per assicurare una buona irrorazione a tutte le dita.

 

Vene

Le vene superficiali e profonde drenano il sangue verso l’avambraccio. Le principali vene includono la vena cefalica, basilica e mediana.

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La mano è una delle strutture più complesse del corpo umano, grazie alla sua capacità di movimento preciso e fine. Tuttavia, questa complessità la rende vulnerabile a diverse patologie, spesso legate a usura, traumi o infiammazione, che possono compromettere notevolmente la qualità della vita. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire l'aggravarsi dei sintomi e recuperare la funzionalità della mano.

 

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