Cos'è l'artrosi dell'anca
La coxoartrosi (o artrosi dell'anca) è una malattia degenerativa cronica che colpisce l’articolazione coxo-femorale, causando il progressivo deterioramento della cartilagine articolare che riveste la testa del femore e l’acetabolo (la cavità del bacino). La cartilagine serve a permettere un movimento fluido dell'articolazione e ad assorbire gli urti; quando si consuma, le ossa entrano in contatto diretto tra loro, provocando dolore, infiammazione e riduzione della mobilità.
La coxoartrosi può essere classificata in due forme principali: coxoartrosi primaria, una forma idiopatica, ossia senza cause apparenti, che di solito si manifesta con l'invecchiamento, e coxoartrosi secondaria, associata a cause specifiche come traumi, malformazioni congenite o condizioni patologiche (displasia dell'anca, necrosi avascolare della testa femorale).
Stadi della coxartrosi
Fase iniziale: lieve riduzione della cartilagine con dolore che compare solo durante l'attività fisica intensa o prolungata. Il dolore può essere episodico e la rigidità è minima.
Fase intermedia: la cartilagine si assottiglia notevolmente, il dolore diventa più frequente e si manifesta anche con attività moderate. Inizia a comparire una riduzione della mobilità articolare.
Fase avanzata: la cartilagine è quasi completamente scomparsa, con dolore cronico, anche a riposo, e grave limitazione dei movimenti. Le ossa cominciano a sviluppare osteofiti (escrescenze ossee) e la zoppia è marcata.
Fase terminale: le ossa sono in contatto diretto, con un grave danno articolare, rigidità completa dell'anca e dolori continui. È tipica una deformità dell'articolazione.
Sintomi
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Dolore all'anca: tipicamente localizzato nella regione inguinale, può irradiarsi verso la coscia o il gluteo. Il dolore è inizialmente lieve e si presenta con l'attività fisica (camminare, salire le scale), ma con il tempo può diventare persistente e presente anche a riposo.
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Rigidità articolare: soprattutto al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività, con difficoltà a eseguire movimenti come alzarsi da una sedia o chinarsi.
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Riduzione della mobilità: si verifica una perdita progressiva dell’ampiezza di movimento dell’anca, rendendo difficili attività quotidiane come camminare o allacciarsi le scarpe.
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Zoppia: il dolore e la rigidità causano un'andatura anomala, spesso accompagnata da zoppia.
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Crepitio articolare: un suono simile a uno "scricchiolio" che può essere percepito durante i movimenti dell'anca.
Quali pazienti ne soffrono?
Anziani: la malattia è più comune nelle persone sopra i 60 anni.
Individui sovrappeso o obesi: il carico meccanico eccessivo sull'anca favorisce la degenerazione cartilaginea.
Atleti o lavoratori che eseguono movimenti ripetitivi dell’anca (ad esempio, corridori, calciatori, sollevatori di pesi).
Soggetti con anamnesi di traumi o interventi chirurgici all’anca.
Pazienti con disordini congeniti o malformazioni dell’anca, come la displasia congenita dell’anca.
Fattori di rischio
Età avanzata: l'invecchiamento è il principale fattore di rischio, con la cartilagine che tende a consumarsi progressivamente.
Sovrappeso e obesità: il peso eccessivo aumenta lo stress sulle articolazioni dell'anca, accelerando il processo degenerativo.
Traumi o lesioni: incidenti che danneggiano l'anca (come fratture o lussazioni) possono predisporre all'artrosi.
Carichi ripetitivi: lavori o attività sportive che sollecitano l'anca in modo continuo possono accelerare l'usura della cartilagine.
Anomalie congenite: come la displasia dell'anca, una malformazione che predispone l'articolazione a un’usura precoce.
Trattamenti e cure
La prognosi della coxoartrosi dipende dal grado di progressione della malattia e dalle misure adottate. Nelle fasi iniziali, una gestione conservativa può migliorare i sintomi e rallentare il decorso. Tuttavia, nei casi avanzati, la sostituzione dell'anca con una protesi è l'opzione più efficace per ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità.
Trattamenti conservativi
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Riposo e riduzione delle attività che aggravano il dolore.
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Applicazione di ghiaccio sulla zona dolorosa per ridurre l’infiammazione.
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Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o naprossene per alleviare il dolore e l'infiammazione.
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Fisioterapia, esercizi di rafforzamento muscolare e stretching per migliorare la mobilità e ridurre lo stress sull'articolazione.
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Terapie fisiche come laserterapia, ultrasuoni, magnetoterapia o tecarterapia, che possono ridurre il dolore e migliorare la funzionalità.
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Iniezioni di corticosteroidi l'uso di corticosteroidi o acido ialuronico per ridurre l'infiammazione e lubrificare l'articolazione, alleviando temporaneamente i sintomi.
Trattamenti invasivi (solo in casi gravi o refrattari)
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Artroscopia dell'anca: un intervento minimamente invasivo per rimuovere frammenti di cartilagine o tessuti infiammati, utile nelle fasi iniziali.
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Osteotomia: una procedura che mira a ridistribuire il carico sull'articolazione modificando l'angolo delle ossa.
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Protesi totale d'anca: è il trattamento definitivo nei casi di artrosi avanzata. Consiste nella sostituzione dell’articolazione degenerata con una protesi artificiale, che può migliorare notevolmente il dolore e ripristinare la funzionalità dell’anca.
Terapia infiltrativa mininvasiva con l'Eco Interventistica
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Centesi e infiltrazione ecoguidata intra-articolare di acido ialuronico ad alto peso molecolare, efficase e sicura, consente di recuperare in fretta e vincere il dolore.
Come si cura l'artrosi dell'anca (coxoartrosi) con l'eco interventistica
L'ecointerventistica rappresenta una soluzione efficace, sicura e minimamente invasiva per la gestione della coxoartrosi, con l'obiettivo di alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita e ritardare la necessità di interventi più invasivi come la chirurgia.
L'infiltrazione ecoguidata è una tecnica minimamente invasiva per trattare la coxoartrosi, la procedura utilizza l'ecografia per guidare l'iniezione in modo preciso. Dopo la disinfezione, il medico inserisce un ago nell'articolazione, monitorandolo con l'ecografo per assicurarsi che l'acido ialuronico venga somministrato correttamente. L'acido ialuronico aiuta a lubrificare l'articolazione, ridurre l'attrito tra le superfici ossee e migliorare l'elasticità del movimento. Oltre a fornire un effetto ammortizzante, l'acido ialuronico contribuisce a ridurre l'infiammazione e a stimolare la rigenerazione della cartilagine.
La procedura è ambulatoriale e si svolge sotto anestesia locale, è molto ben tollerata e il paziente può riprendere presto le sue attività, con miglioramenti progressivi nelle settimane successive. Grazie alla guida ecografica, presenta un rischio molto basso di complicanze o iniezioni imprecise. A seconda della gravità della coxoartrosi e della risposta al trattamento, potrebbero essere necessarie più sessioni di infiltrazione.
Infiltrazione ecoguidata e viscosupplementazione
intra-articolare con acido ialuronico
Tecnica e terapia
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L’intervento consiste nella infiltrazione ecoguidata intra-articolare di acido ialuronico ad alto peso molecolare, utilizzando un ago spinale (21G lunghezza 9 cm) con un accesso anteriore, cioè con il paziente disteso supino.
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Se è presente versamento infiammatorio all’interno dell’articolazione la procedura viene preceduta da centesi (svuotamento del versamento) e infiltrazione ecoguidata con cortisone.
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Generalmente sono sufficienti due interventi perché utilizziamo acido ialuronico ad alto peso molecolare e di alta qualità.
Nelle situazioni più gravi si imposta un piano di cura personalizzato.
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L’intervento percutaneo ecoguidato ha una durata di 30 minuti.
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Per il ripristino della funzionalità è prevista una convalescenza attiva e nessun tutore!
Al termine della terapia infiltrativa infatti seguirà l’addestramento agli esercizi di base da iniziare immediatamente dopo l’intervento ecoguidato.
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Il riabilitatore individuerà le disfunzioni residue e addestrerà il paziente all’esecuzione di esercizi personalizzati.
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Alla fine del periodo di riabilitazione o comunque dopo 4 settimane seguirà un controllo clinico ed ecografico di verifica delle condizioni del paziente.
Quali risultati si ottengono
Personalizzazione del trattamento
Le procedure eco-guidate possono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche del paziente, in modo da trattare in modo efficace i sintomi e lo stadio della coxoartrosi.
Riduzione del dolore
Uno degli obiettivi principali di questo trattamento è ridurre il dolore associato alla coxoartrosi. L'uso di tecniche eco-guidate consente una somministrazione precisa di farmaci antinfiammatori (ad es. corticosteroidi) o acido ialuronico all'interno dell'articolazione colpita, alleviando il dolore in modo efficace.
Recupero immediato
A differenza della chirurgia, l'ecointerventistica è una procedura minimamente invasiva che non richiede incisioni o interventi chirurgici complessi. Ciò significa meno rischi di infezioni, minori tempi di recupero e meno dolore post-procedurale. I pazienti possono tornare rapidamente alle loro attività quotidiane dopo il trattamento, con un recupero molto più breve rispetto a interventi chirurgici come la protesi d'anca.
Riduzione dell'uso di farmaci
Il trattamento localizzato permette di ridurre l'uso di farmaci sistemici, come antinfiammatori o antidolorifici, che possono avere effetti collaterali significativi se assunti a lungo termine.
Miglioramento della mobilità
Con la riduzione del dolore e dell'infiammazione, i pazienti possono sperimentare un miglioramento della mobilità e della funzionalità dell'articolazione, consentendo un ritorno alle attività quotidiane o fisiche.
Aumento della qualità della vita
La riduzione del dolore e il miglioramento della funzionalità articolare possono avere un impatto positivo sulla qualità della vita del paziente, riducendo la dipendenza da analgesici e migliorando il benessere generale.
Rallentamento della progressione della malattia
L'uso di infiltrazioni di acido ialuronico può aiutare a proteggere la cartilagine articolare e rallentare la degenerazione associata alla coxoartrosi.