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Cos'è la coxite o artrite dell'anca

La coxite è una condizione infiammatoria che colpisce l'articolazione dell'anca, una delle articolazioni più grandi e importanti del corpo umano, responsabile di sostenere il peso corporeo e garantire la mobilità della parte inferiore del corpo. L'infiammazione può coinvolgere diversi tessuti che costituiscono l'articolazione dell'anca, tra cui la membrana sinoviale, la capsula articolare e le strutture circostanti come legamenti e tendini.

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L'infiammazione che caratterizza la coxite può colpire una o più delle componenti anatomiche dell'articolazione coxo-femorale. La membrana sinoviale, che riveste l'interno della capsula articolare e produce il liquido sinoviale, ha un ruolo cruciale nella lubrificazione dell'articolazione e nel mantenimento della salute cartilaginea. Un'infiammazione della membrana sinoviale (sinovite) è spesso uno dei primi eventi patologici nella coxite, portando a un accumulo di liquido infiammatorio (versamento articolare) e alla distensione dolorosa della capsula articolare.

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Anche la capsula articolare, una struttura fibrosa che avvolge l'articolazione fornendo stabilità, può essere coinvolta nel processo infiammatorio, contribuendo alla rigidità e alla limitazione del movimento tipiche della coxite. L'infiammazione può estendersi ai legamenti circostanti, che stabilizzano l'articolazione coxo-femorale e ne controllano i movimenti, e ai tendini dei muscoli che vi si inseriscono, come il tendine del muscolo ileo-psoas o i muscoli pelvi-trocanterici, determinando dolore irradiato verso l'inguine, la coscia e la regione glutea.

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I sintomi tipici della coxite includono dolore profondo e persistente nell'anca, che può irradiarsi verso l'inguine, la coscia o il gluteo, rigidità articolare e limitazione del movimento. Nei casi più gravi, l'infiammazione può provocare gonfiore e rossore nella zona interessata, rendendo difficile per il paziente camminare o compiere movimenti quotidiani. In presenza di un'infezione batterica, può manifestarsi anche febbre.

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Le cause della coxite possono essere molteplici. Spesso è il risultato di un'infezione batterica o virale che raggiunge l'articolazione attraverso il flusso sanguigno o, in rari casi, direttamente a seguito di traumi o interventi chirurgici. Tuttavia, la coxite può anche essere associata a malattie reumatiche, come l'artrite reumatoide o la spondilite anchilosante, che causano infiammazione cronica nelle articolazioni. In altri casi, può essere dovuta a una forma di coxite tubercolare, un'infiammazione dell'anca causata dall'infezione da Mycobacterium tuberculosis.

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Quando la coxite è causata da malattie reumatiche o autoimmuni, il trattamento mira a controllare l'infiammazione attraverso l'uso di farmaci antinfiammatori, immunosoppressori o corticosteroidi. Se l'infiammazione è di natura infettiva, viene trattata con antibiotici specifici per debellare l'agente patogeno. Nei casi più complessi, può essere necessario un intervento chirurgico per drenare l'articolazione o per riparare i danni causati dall'infiammazione prolungata.

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In ogni caso, la gestione della coxite richiede una diagnosi tempestiva e accurata per evitare complicanze a lungo termine, come danni irreversibili all'articolazione o deformità dell'anca.

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Sintomi

I sintomi della coxite, infiammazione dell'articolazione dell'anca, possono essere subdoli nelle fasi iniziali ma diventano progressivamente più evidenti e debilitanti con il tempo. È cruciale distinguere i sintomi specifici della coxite da quelli che possono essere associati ad altre patologie dell'anca o dell'apparato muscolo-scheletrico.

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Dolore localizzato profondamente nella zona inguinale
Il sintomo principale della coxite è il dolore all'anca, localizzato profondamente nella zona inguinale, che può irradiarsi verso il gluteo, la coscia e, in alcuni casi, fino al ginocchio. Questo dolore è tipicamente esacerbato dal movimento e dall’attività fisica e può essere accompagnato da rigidità, specialmente al mattino o dopo periodi di inattività. Il dolore differisce da quello provocato, ad esempio, dalla bursite trocanterica, in cui il dolore è più superficiale e localizzato sul lato esterno dell’anca, piuttosto che profondamente all'interno come nella coxite.

 

Rigidità articolare
La rigidità articolare è un altro segno cardine della coxite, limitando la capacità di movimento dell’anca. Questa rigidità è particolarmente pronunciata nei movimenti di rotazione interna ed esterna e durante la flessione e l’estensione dell’anca. A differenza dell’artrosi dell’anca, dove la rigidità è progressiva e correlata all’usura cartilaginea, nella coxite la rigidità può svilupparsi in modo più rapido e severo, spesso legata a infiammazione acuta o cronica.

 

Gonfiore dell’articolazione
Nei casi più avanzati, può verificarsi un gonfiore dell’articolazione, a causa dell’accumulo di liquido sinoviale infiammato (versamento articolare). Il gonfiore nella coxite è più comune nelle forme infettive o infiammatorie sistemiche, come l’artrite settica o la coxite reumatologica. Questo segno differisce da altre patologie come l’impingement femoro-acetabolare, dove il gonfiore non è una caratteristica prominente.

 

Zoppia
Un altro sintomo importante è la zoppia. A causa del dolore e della rigidità, il paziente con coxite tende a proteggere l’anca, sviluppando una zoppia che può essere più evidente durante le fasi di carico del passo. Questo è diverso da condizioni come la displasia dell’anca o le patologie tendinee, dove la zoppia può manifestarsi ma non è necessariamente associata a un'infiammazione acuta dell'articolazione.

 

Febbre associata a dolore acuto
Nei casi di coxite infettiva o settica, possono emergere sintomi sistemici come febbre, brividi e malessere generale, che non sono presenti in condizioni meccaniche o degenerative come l’artrosi. La presenza di febbre associata a dolore acuto all'anca dovrebbe far sospettare un'infezione articolare, differenziandola nettamente da altre condizioni non infettive.

 

Malattie reumatiche o autoimmuni
Infine, nei pazienti con coxite di origine autoimmune o reumatologica, i sintomi articolari possono essere accompagnati da manifestazioni extra-articolari come infiammazione oculare (uveite), eruzioni cutanee o dolore lombare. Queste caratteristiche non si osservano in patologie puramente meccaniche dell’anca, come le fratture da stress o il conflitto femoro-acetabolare.

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Quali pazienti ne soffrono?

Persone con malattie autoimmuni e reumatiche

I soggetti affetti da malattie infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e il lupus eritematoso sistemico, sono tra i gruppi più predisposti allo sviluppo di coxite. Queste condizioni comportano una risposta immunitaria anomala che attacca le articolazioni, provocando infiammazione cronica.


Pazienti immunodepressi o con infezioni sistemiche
Le persone con un sistema immunitario compromesso sono particolarmente vulnerabili alle infezioni che possono colpire l'articolazione dell'anca, causando coxite settica. Questo gruppo include pazienti con HIV, persone in trattamento con chemioterapici o farmaci immunosoppressori (ad esempio, dopo trapianti d'organo o a seguito di malattie autoimmuni), e individui affetti da diabete mellito scompensato.


Soggetti con storia di trauma all'anca
Gli individui che hanno subito traumi significativi all'anca, come fratture del collo del femore, lussazioni dell'anca o traumi diretti alla regione pelvica, sono a rischio di sviluppare coxite post-traumatica. Questi traumi possono causare danni al tessuto sinoviale e alla cartilagine, generando una risposta infiammatoria che, se non adeguatamente trattata, può evolvere in una coxite cronica. Inoltre, traumi di questa natura aumentano il rischio di infezioni secondarie, che possono portare a coxite settica.


Bambini e adolescenti
Esiste una forma particolare di coxite, la coxite transitoria, che colpisce principalmente bambini tra i 3 e i 10 anni. Questa condizione, nota anche come sinovite transitoria dell'anca, è una forma temporanea di infiammazione che segue spesso un'infezione virale o batterica, come un’infezione delle vie respiratorie superiori o un’influenza. Anche se è una condizione benigna e autolimitante, i bambini che ne sono affetti presentano dolore all'anca e zoppia. La coxite transitoria è più comune nei maschi e, sebbene la causa esatta non sia del tutto compresa, si ipotizza che possa essere dovuta a una reazione infiammatoria post-infettiva.


Anziani
Le persone anziane, in particolare quelle con artrosi o altre condizioni degenerative dell'anca, possono sviluppare coxite secondaria a queste malattie croniche. L'articolazione dell'anca, già indebolita dall’usura della cartilagine e dalla degenerazione del tessuto osseo, può diventare sede di infiammazioni persistenti. Inoltre, gli anziani sono a rischio di coxite settica in seguito a interventi chirurgici, come la sostituzione dell'articolazione con protesi (artroprotesi dell'anca), poiché l'immunosenescenza (indebolimento del sistema immunitario legato all’età) aumenta la vulnerabilità alle infezioni. La coxite tubercolare può essere presente anche negli anziani, soprattutto in quelli con un sistema immunitario compromesso o con una storia di tubercolosi latente.


Soggetti con predisposizione genetica
Individui che esprimono l'antigene HLA-B27 sono a maggior rischio di sviluppare malattie autoimmuni come la spondilite anchilosante, che può causare coxite. Questo marcatore genetico è associato a un rischio aumentato di infiammazioni articolari, in particolare nella popolazione maschile giovane. Sebbene non tutti i portatori di HLA-B27 sviluppino malattie articolari, quelli che lo fanno tendono a presentare una maggiore infiammazione nelle articolazioni dell'anca e della colonna vertebrale.


Soggetti esposti a infezioni particolari
Le persone che vivono in aree geografiche con alta prevalenza di tubercolosi sono a rischio di sviluppare coxite tubercolare. Questa forma di coxite è più frequente in paesi in via di sviluppo o in persone immunocompromesse. Inoltre, lavoratori sanitari o persone esposte a malati di tubercolosi hanno un rischio aumentato di contrarre infezioni tubercolari che possono diffondersi alle articolazioni.


Obesi e persone con sindrome metabolica
L'obesità è un fattore di rischio significativo per la coxite, in quanto il sovraccarico meccanico sull'articolazione dell'anca può innescare un'infiammazione. Inoltre, l'obesità è spesso associata a uno stato di infiammazione cronica di basso grado che predispone a malattie articolari. Le persone con sindrome metabolica (che include ipertensione, diabete, dislipidemia e obesità addominale) sono particolarmente soggette a sviluppare patologie articolari infiammatorie, inclusa la coxite.

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Fattori di rischio

Malattie autoimmuni e reumatiche

Uno dei principali fattori di rischio è la presenza di malattie autoimmuni e reumatiche, come l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e il lupus eritematoso sistemico. In queste condizioni, il sistema immunitario attacca erroneamente le articolazioni, compresa quella dell’anca, provocando un’infiammazione cronica. Nei pazienti affetti da queste patologie, il rischio di sviluppare coxite aumenta significativamente, poiché l'infiammazione sistemica colpisce frequentemente le grandi articolazioni, inclusa l'articolazione coxo-femorale. In particolare, la spondilite anchilosante ha una forte associazione con la coxite, specialmente nei giovani adulti, dove può presentarsi come uno dei primi segni della malattia.
 

Infezioni articolari
Le infezioni articolari rappresentano un altro gruppo di fattori di rischio rilevanti. La coxite settica, causata da un'infezione batterica, è più comune in soggetti con una compromissione del sistema immunitario, come i pazienti con diabete mellito, quelli sottoposti a terapie immunosoppressive o con una storia di HIV. Le infezioni batteriche possono raggiungere l’articolazione dell’anca per via ematogena (tramite il flusso sanguigno), spesso a partire da focolai infettivi lontani, come una polmonite o una pielonefrite, o direttamente a seguito di un trauma o un intervento chirurgico. In questo contesto, i soggetti con artroprotesi dell’anca hanno un rischio elevato di sviluppare un'infezione periprotesica, che può causare coxite settica.
Anche le infezioni meno comuni, come quelle causate da Mycobacterium tuberculosis, possono indurre la coxite tubercolare. Questo tipo di infezione è un rischio particolarmente rilevante nei paesi in via di sviluppo o in soggetti immunodepressi. La tubercolosi può insorgere come coxite primaria o come estensione da un’infezione polmonare o ossea.

 

Traumi articolari
Tra i fattori di rischio di natura traumatica, vanno considerati gli eventi traumatici che possono danneggiare direttamente l’articolazione dell'anca, come una frattura del collo del femore o una lussazione dell'anca. In questi casi, l'infiammazione conseguente al trauma può evolvere in coxite post-traumatica, soprattutto se non trattata in modo adeguato o se c’è stato un ritardo nella guarigione. Inoltre, i traumi articolari aumentano il rischio di infezioni secondarie che possono condurre a coxite settica.

 

Predisposizione genetica
Un'altra categoria di fattori di rischio riguarda la predisposizione genetica. Alcuni individui portatori dell'antigene HLA-B27 hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie reumatologiche, come la spondilite anchilosante, che sono associate alla coxite. La predisposizione genetica influenza il modo in cui il sistema immunitario risponde a determinati stimoli infiammatori, aumentando la probabilità di sviluppare infiammazioni articolari.

Età e sesso

Anche l'età e il sesso giocano un ruolo nella predisposizione alla coxite. Nei bambini, ad esempio, una forma comune è la coxite transitoria o sinovite reattiva dell'anca, una condizione autolimitante che segue un'infezione virale o batterica delle vie respiratorie. Questa condizione colpisce più frequentemente i maschi tra i 3 e i 10 anni. Negli adulti, l’età avanzata, associata a un rischio più elevato di malattie reumatiche e degenerative, può predisporre alla coxite.
 

Obesità o sindrome metabolica
Infine, va considerata la compromissione metabolica. Le persone con obesità o sindrome metabolica sono più predisposte a sviluppare alterazioni articolari infiammatorie, compresa la coxite. L’obesità, oltre a sovraccaricare meccanicamente l’articolazione dell'anca, può favorire uno stato pro-infiammatorio sistemico, che contribuisce a innescare o peggiorare l’infiammazione articolare.

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Trattamenti e cure

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Terapia farmacologica
 

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS). Farmaci come ibuprofene, naprossene o diclofenac vengono comunemente prescritti per ridurre l'infiammazione e il dolore. I FANS sono utili in molte forme di coxite, in particolare quelle causate da traumi o patologie autoimmuni.

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  • Corticosteroidi. In casi di coxite autoimmune o infiammatoria grave, i corticosteroidi sistemici (come il prednisone) possono essere impiegati per sopprimere l'infiammazione articolare. Tuttavia, a causa dei potenziali effetti collaterali, il loro uso viene generalmente limitato a breve termine o alle fasi acute della malattia.
     

  • Farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs). Nei pazienti affetti da coxite secondaria a malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide o la spondilite anchilosante, i DMARDs (come il metotrexato o la sulfasalazina) vengono impiegati per controllare l'attività infiammatoria a lungo termine e prevenire danni articolari. In casi più complessi, i farmaci biologici, come gli inibitori del TNF-α (etanercept, adalimumab), possono essere utilizzati per modulare specificamente il sistema immunitario.
     

  • Antibiotici. In caso di coxite settica, la terapia antibiotica mirata è essenziale per eliminare l'infezione. Gli antibiotici vengono somministrati dopo aver identificato il patogeno responsabile tramite prelievi di liquido sinoviale o emocolture. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria la somministrazione di antibiotici per via endovenosa.
     

  • Farmaci antitubercolari. Nei pazienti con coxite tubercolare, è fondamentale una terapia antitubercolare combinata, che include farmaci come isoniazide, rifampicina, pirazinamide e etambutolo, solitamente per un periodo prolungato (6-12 mesi) per eradicare l'infezione.

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Intervento chirurgico

Nei casi più gravi di coxite, dove la terapia farmacologica e interventistica non è sufficiente, può essere necessario un intervento chirurgico.
 

  • Artroplastica dell’anca. Nei pazienti con danni articolari irreversibili, come quelli causati da coxite cronica o settica, può essere indicata la sostituzione dell'articolazione con una protesi (artroprotesi). Questo intervento è particolarmente comune nei pazienti anziani con coxite degenerativa associata ad artrosi avanzata.

 

  • Debridement chirurgico. Nei casi di coxite settica grave o tubercolare, può essere necessaria una pulizia chirurgica dell’articolazione per rimuovere il tessuto infetto o danneggiato e prevenire l'ulteriore distruzione articolare.

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Terapia infiltrativa mininvasiva con l'Eco Interventistica

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  • Centesi del liquido sinoviale e infiltrazioni di acido ialuronico e cortisone.
    La tecnica ecoguidata per trattare la coxite prevede due passaggi principali. Prima si esegue l'aspirazione del liquido sinoviale dall'anca usando un ago guidato da ecografia, per alleviare pressione e dolore e analizzare il liquido. Poi, si procede con l'infiltrazione di cortisone e acido ialuronico. Il cortisone riduce l'infiammazione, mentre l'acido ialuronico migliora la lubrificazione e la mobilità dell'articolazione. Questa combinazione offre un trattamento preciso e minimamente invasivo, molto ben tollerato dal paziente, che ripristina rapidamente la funzionalità dell'anca con un rischio molto ridotto di complicanze rispetto all'intervento chirurgico.
     

  • Aspirazione di liquido sinoviale
    Nella coxite settica o nei casi di sinovite reattiva, l'aspirazione del liquido sinoviale (artrocentesi) sotto guida ecografica è una procedura fondamentale per la diagnosi e il trattamento. Questa tecnica permette di rimuovere l'accumulo di liquido infiammatorio o purulento, riducendo la pressione intra-articolare e il dolore. L'aspirazione del liquido sinoviale è anche cruciale per analisi microbiologiche e citologiche, che aiutano a identificare l'agente infettivo o la natura infiammatoria della condizione.

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Terapia fisica e riabilitazione
 

  • Fisioterapia. Dopo il controllo dell'infiammazione acuta, la fisioterapia gioca un ruolo cruciale nel recupero della funzionalità articolare e nella prevenzione delle recidive. Programmi di esercizi mirati al rinforzo muscolare e al miglioramento della mobilità articolare sono essenziali per i pazienti con coxite, in particolare nei casi di origine autoimmune o post-traumatica. La riabilitazione precoce può prevenire rigidità articolare, debolezza muscolare e limitazioni funzionali a lungo termine.

 

  • Terapia manuale e idroterapia. In alcuni casi, può essere utile la terapia fisica assistita da terapia manuale o tecniche di rilassamento muscolare per ridurre il dolore e migliorare il movimento dell'anca. Anche l'idroterapia può essere una buona opzione per i pazienti con dolore intenso, poiché l'acqua offre resistenza e supporto, facilitando il movimento senza sovraccaricare l'articolazione.

     

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X-Ray Risultati

Come si cura l'artrite dell'anca, la coxite, con l'eco interventistica

La tecnica ecoguidata di aspirazione del liquido infiammatorio (centesi) e infiltrazione con cortisone e acido ialuronico rappresenta un approccio efficace e minimamente invasivo per il trattamento della coxite.

La procedura inizia con l’aspirazione del liquido sinoviale. Sotto guida ecografica, il medico inserisce un ago nell'articolazione dell'anca, identificando con precisione il punto in cui il liquido infiammatorio è presente. L’ecografia consente di evitare strutture circostanti e garantisce un accesso sicuro all’articolazione. Rimuovere il liquido infiammatorio non solo allevia la pressione e il dolore, ma permette anche di analizzare il materiale prelevato per identificare eventuali infezioni o altri processi patologici.

Successivamente, attraverso lo stesso accesso, si procede con l'infiltrazione di farmaci. Viene somministrato il cortisone, un potente antinfiammatorio, che agisce direttamente sulla membrana sinoviale dell'anca per ridurre l’infiammazione e il dolore. Questo trattamento è particolarmente utile nelle coxiti di natura infiammatoria, come quelle associate a patologie autoimmuni o reumatiche.

In aggiunta, si può iniettare acido ialuronico, che ha una funzione di viscosupplementazione. L’acido ialuronico agisce come un lubrificante, migliorando la mobilità dell'articolazione e riducendo l'attrito tra le superfici articolari. Questo è particolarmente utile nei casi in cui la coxite è associata a una degenerazione articolare, come nell'artrosi dell'anca.

Questa combinazione terapeutica, eseguita sotto controllo ecografico, permette di intervenire direttamente sull’articolazione, garantendo precisione e riducendo il rischio di complicanze, con un rapido sollievo dei sintomi e un miglioramento della funzionalità dell'anca.
 

Centesi del liquido infiammatorio e infiltrazione ecoguidata con cortisone e acido ialuronico

Tecnica e terapia

  • La terapia è percutanea, cioè con un ago sottile, con tecnica di precisione, ecoguidata.
     

  • Essa consiste nella centesi, cioè lo svuotamento del liquido infiammatorio accumulato seguita dall’infiltrazione con cortisone, esattamente nella sede dell’infiammazione.
     

  • A seguire si effettua l’infiltrazione con acido ialuronico ad alto peso molecolare intra-articolare, viscosupplementazione.

  • Il piano di cura prevede una o due sedute di circa 30 minuti ciascuna, distanziate di una settimana l’una dall’altra, e l’addestramento agli esercizi di base da iniziare dopo 48 ore dal primo intervento ecoguidato. Quindi una convalescenza attiva e niente tutori!
     

  • A seguire, lo specialista della riabilitazione valuterà il caso per  individuare le disfunzioni residue e addestrerà il paziente all’esecuzione di esercizi personalizzati.
     

  • Infine il controllo clinico ed ecografico dopo 4 settimane.

X-Ray Risultati

Quali risultati si ottengono

la tecnica ecointerventistica nella cura della coxite può portare a una significativa riduzione del dolore, miglioramento della funzionalità articolare e prevenzione di danni futuri, con un recupero relativamente rapido e con meno rischi rispetto a interventi più invasivi.

Riduzione del dolore
L'infiltrazione di cortisone riduce efficacemente l'infiammazione e il dolore articolare, offrendo sollievo rapido e significativo per i pazienti. Questo è particolarmente utile nei casi di coxite infiammatoria, come quelle causate da malattie autoimmuni o reumatiche.

Miglioramento della funzionalità articolare
L'acido ialuronico migliora la lubrificazione dell'articolazione e riduce l'attrito, facilitando il movimento e aumentando la gamma di movimento. Questo può portare a un miglioramento generale nella funzionalità dell'anca e nella qualità della vita del paziente.

Riduzione immediata dell'infiammazione
L'aspirazione del liquido sinoviale elimina il materiale infiammatorio e riduce la pressione all'interno dell'articolazione, contribuendo a un miglioramento della condizione infiammatoria complessiva.

Prevenzione delle complicanze
Intervenire precocemente e con precisione può prevenire il deterioramento ulteriore dell'articolazione e complicanze associate, come danni alla cartilagine e deformità articolari.

Recupero rapido
Essendo una procedura minimamente invasiva, l'ecointerventistica permette un recupero più rapido rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali, con meno rischio di complicanze post-operatorie e una ripresa più veloce delle attività quotidiane.

 

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